mercoledì 15 luglio 2009

Beppe Grillo e la sfida al PD

Beppe Grillo parte all'assalto del PD. Ma che accade? Si è iscritto, no non si è iscritto, è candidabile, no non è candidabile, insomma un altra sconfitta del partito democratico che evidentemente di democratico non ha nulla.
Il Walter Veltroni che tanto ammira il 'we can' di Obama, un giovane di colore ( o meglio abbronzato) che dal ghetto della gioventù scala la società americana fino ad arrivare alla vetta, diventando il primo degli americani, indipendentemente dal colore della pelle e da tutto il resto...
...se oggi io volessi candidarmi alla segreteria del partito democratico, non protrei, perchè ci sono i parrucconi, i baroni che tengono strette le sedie.

Signori carissimi, la democrazia è un altra cosa, se il popolo del PD, o la base come amano definirla, per la quale si è voluto introdurre un processo democratico per sceglierne i vertici, per portare al congresso un candidato segretario che abbia dietro di se la maggioranza dei propri iscritti, oggi si vedono preclusa la strada di votare per un candidato che si era liberamente candidato, questa democrazia viene calpestata, messa sotto i piedi. All'insegna delle tanto paventate minacce che l'uomo di Arcore porterebbe alla democrazia in Italia, il PD segna la vera fine della democrazia interna ad un partito che si vuole porre come alternativa all'attuale maggioranza di governo. Una opposizione che accusa i reggenti di minacciare la libertà degli italiani e poi nega al proprio interno un processo democratico partito dalla base e non dal vertice.

Non da quel vertice di partito che d'accordo o no, ha un solo vero statista, un solo filosofo dello stato in D'Alema, ma che preferisce mettersi a fare il burattinaio di Bersani, e quindi restringe il confronto vero tra quei soggetti che hanno già perso per due volte le elezioni, prima quelle politiche, poi quelle europee insieme alle amministrative, lasciando per strada 25 province e quasi 60 comuni tra cui molti capoluoghi di provincia... ma guai a lasciare la sedia.

Quindi, cari militanti del PD, che vi preparate alle primarie e poi al congresso, per parafrasare una pubblicità di oltre un decennio fa "vota il PD e sai per chi voti..."

P.S.
si è parlato se non ricordo male di quasi 3 milioni di italiani andati a votare alle primarie precedenti, mi risulta che si dovesse versare un euro per votare... è il primo caso credo in cui invece di venire pagati per dare il voto a qualcuno occorre pagare per esprimere il proprio libero pensiero... beh... quasi 5 milioni di euro sono entrati nelle casse del PD, provate a chiedere di farvi vedere nel bilancio del partito che fine hanno fatto quei soldi... potreste scoprirne delle belle !!!

giovedì 9 luglio 2009

E questa è la sinistra in Italia...

Ci credo che gli italiani siano disorientati, leggo oggi da molte testate giornalistiche che diverse amministrazioni locali, anche di sinistra stanno proponendo di pagare gli immigrati perchè tornino alle loro patrie e rinuncino alle 'bellezze del suolo italiano' per sempre... scusate, ma qui viene da ridere, iniziamo con il contributo ridicolo (poche centinaia di euro) quando oltre alle difficoltà affrontate, queste persone hanno dovuto pagare migliaia di dollari agli scafisti per ottenere il 'passaggio' verso la terra promessa.

Ok prendiamoci pure anche questa manciata di sabbia negli occhi...


altri approfondimenti:

Complimenti sinceri a tutti questi lungimiranti amministratori locali, soprattutto quelli che da sinistra gridano a Roma dagli scranni del Parlamento contro l'attuale governo ed invece di mettere in pratica, corrette politiche di integrazione ed accoglienza, mediazione culturale ed inserimento al lavoro, eccoli a spendere SOLDI NOSTRI per incentivarne l'uscita, fregandosene bellamente delle condizioni di vita in cui queste persone si andarnno a trovare... quando si dice 'predicar bene e razzolare male...' .