martedì 25 giugno 2013

I percorsi contorti della giustizia in Italia

In mezzo agli applausi di una parte ed al digrignar di denti della fazione opposta, abbiamo visto ieri l'esito della sentenza del processo mediaticamente denominato "Ruby rubacuori". Sette anni di condanna e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per Mr.B, pena maggiorata rispetto alle richieste dei PM.


Gli esami di diritto che ho faticosamente sostenuto all'università, mi hanno fatto fare un doppio salto mortale che la mia corporatura non certo esile e neppure atletica mai avrebbe, altrimenti, potuto affrontare. 

Premesso che non sono né innocentista né colpevolista, ma sono un convinto sostenitore dello Stato di Diritto (maiuscolo voluto, perché vorrei indicare IL DIRITTO quello VERO), in questo contesto, per le informazioni che sono trapelate dai mezzi di stampa, tutti, non dico solo quelli di una delle parti di questo processo a cui si è voluta dare anche una valenza politica, è stato consumato l'omicidio del procedimento giudiziario e penale in Italia.

Premesso che secondo me, ammesso che i PM attuali in Italia ne possano essere capaci, Mr.B andrebbe processato per ben altri reati, ma anche qui il problema sono le prove e quindi come tale l'accusa pare non essere sostenibile. 

Fermo restando che ai festini, che fossero nella villa ad Arcore, a Palazzo Grazioli a Roma oppure in Sardegna, contavano la presenza di diverse decine di  persone, che nessuno di questi, sembra aver dichiarato che vi si fossero svolti riti orgiastici, o anche solo sesso di gruppo, o ancora che fossero palesi momenti di 'lascività' esplicitamente sessuale, dal momento che i soggetti concussi, dall'agente, al dirigente capo nessuno si è sentito (e parliamo di pubblici ufficiali in servizio) ricattato o fatto oggetto di pressioni. 

Un Pubblico Ministero, che rappresenta l'accusa, sviluppa, argomenta e sostiene un teorema accusatorio, che non trova conferma in alcuna PROVA o in alcuna TESTIMONIANZA riportata dai media, a meno che qualcuno di voi, voglia gentilmente darmene riferimento, arriva a ricostruire le dinamiche di queste orge ed arriva a chiedere la condanna dell'imputato. Di contro la difesa chiede l'assoluzione, perché nessuno dei fatti è stato in alcun modo provato e quindi perché il fatto non sussiste.

Arriva quindi la sentenza, che condanna l'imputato e rimanda alla procura tutti gli atti accusando i testimoni di spergiuro e falsa testimonianza. 

Ecco io vorrei vedere proprio quel processo, quello per falsa testimonianza, perchè questa volta ancora più del processo "Ruby", vi dovranno essere portate prove provate e provanti dei FATTI in opposizione alle asserzioni dei mendaci testimoni/imputati; e se venissero assolti da questa accusa, vorrebbe dire per processo logico deduttivo che allora le loro testimonianze erano vere e quindi la ricostruzione dei PM frutto di pura creatività mentale, di conseguenza sbagliata la sentenza di condanna a Mr.B. 

Oddiomamma mi ci sono perso anch'io, ma cosa più grave secondo me è che si è perso il senso della giustizia, quella che nel processo penale obbliga all'onere della prova l'accusa che per prima che deve trovare l'arma del delitto, le circostanze e magari anche il movente e provarli al di sopra di ogni ragionevole dubbio, ebbene si, perchè anche nell'ordinamento italiano è stato portato il ragionevole dubbio di matrice anglosassone. Quindi 3 o 4 indizi non fanno una prova e se nella stanza in cui viene consumato un omicidio ci sono cinque persone, non basta provare l'innocenza di quattro di esse per addivenire alla condanna della quinta, ma bisogna trovare le prove che la quinta è colpevole. Questo dice il diritto, il nostro codice penale ed il codice di procedura penale.

Alla fine di tutto questo, non me ne frega nulla che sulla sedia degli imputati ci fosse Mr.B o chiunque altro, da italiano sono scandalizzato che si sia consumato uno stupro, quello dello Stato di Diritto, e non stupiamoci se domani a chiunque di noi arrivi un PM a dire che siamo responsabili di un qualsiasi reato, anzi preoccupatevi, perchè se anche ci fossero quattrocento testimoni a dire che eravamo da un'altra parte, noi potremmo essere condannati e loro denunciati tutti e quattrocento di falsa testimonianza e spergiuro.
Scusate ma io da questa notte, da comune cittadino, dormo sonni meno tranquilli sullo Stato del Diritto in questo Paese che sento ogni giorno sempre meno mio.
buzzoole code

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